Rubrica dell'agricoltore: l'albicocco

RUBRICA DELL'AGRICOLTORE!

L'ALBICOCCO...

LO SAPEVI CHE?


Il nome "albicocco" deriva dal latino "praecoquus", che significa "precoce".

 Il  seme dell'albicocco è chiamato anche "mandorla amara", perché contiene una piccola quantità di cianuro in forma di amigdalina, che può diventare tossica se ingerita in grandi quantità.

 L'albicocco è grande fonte di potassio.



ORIGINI

L'albicocco ha una storia affascinante e ricca di contaminazioni culturali. L'albicocco è originario della Cina e delle regioni limitrofe, dove è stato coltivato fin dai tempi antichi. Dalla Cina, l'albicocco si è diffuso in altre parti dell'Asia e in seguito in Europa. L'arrivo dell'albicocco in Italia risale all'epoca romana, quando fu introdotto in Italia attraverso la Via della Seta, una delle principali rotte commerciali che collegavano la Cina all'Europa. In particolare, l'albicocco giunse in Italia attraverso la regione del Piemonte e in seguito si diffuse in tutto il paese. In Italia, l'albicocco trovò un clima ideale per la sua coltivazione, soprattutto nelle regioni del Sud.


Il nome "albicocco" deriva dal latino "praecoquus", che significa "precoce", poiché la pianta produce frutti in anticipo rispetto ad altre colture. I Greci la chiamavano "praikokion", mentre gli arabi la ribattezzarono "al-barqūq" e ripresero la sua coltivazione intorno al X secolo dopo un periodo di oblio.

Il nome "albaricoque" in spagnolo e "abricot" in francese derivano dal termine arabo, mentre la leggenda armena narra che una fanciulla, addolorata per la decisione degli armeni di abbattere tutti gli alberi che non davano frutto, piangendo sotto l'albicocco fece miracolosamente comparire frutti dorati sulla pianta.

In ogni caso, l'albicocco è diventato un frutto diffuso in tutto il mondo e molto apprezzato per il suo sapore dolce e succoso, oltre che per le sue proprietà nutrizionali. La sua coltivazione richiede attenzione e cure specifiche, ma il risultato è un frutto di grande valore sia per l'alimentazione che per la cultura e la storia.

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GENERALITA'

L'albicocco (Prunus armeniaca) è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee, caratterizzata da rami divaricati e scorza bruno-violacea. Le foglie, di forma ovale e leggermente accartocciate, sono lucide e lisce, terminano in punta e sono dentate ai margini.

La fioritura dell'albicocco avviene in febbraio-marzo, prima dell'apparire delle foglie, e i fiori hanno un grosso calice rosso e petali bianchi o rosa. I fiori dell'albicocco sono singoli, ma sbocciano a gruppetti situati all'attaccatura delle foglie. Variano dal bianco ad un delicato colore rosato e hanno 5 sepali e petali e molti stami eretti. La pianta viene normalmente impollinata dagli insetti pronubi.

L'impollinazione è un processo fondamentale per la riproduzione delle piante. 

Dopo l'impollinazione, l'albicocco produce un frutto a drupa globosa longitudinalmente attraversata da un solco.

La maturazione dei frutti dell'albicocco avviene a giugno e la fruttificazione abbondante e costante inizia dal terzo-quarto anno di vita e cessa intorno al ventesimo anno. Il frutto dell'albicocco ha una dimensione tra i 3,5 e i 6 cm ed è di forma allungata o tondeggiante. La buccia è leggermente vellutata e di colore arancione-rossiccio, mentre la polpa è succosa e profumata. Il seme è singolo e somiglia ad una mandorla.

Per la coltivazione dell'albicocco, è importante tenere in considerazione le esigenze climatiche della pianta. Da una parte, l'albicocco richiede una certa quantità di freddo, altrimenti possono verificarsi anomalie fiorali e cascola. Dall'altra parte, la fioritura precoce dell'albicocco lo rende soggetto a danni da ritorni di gelate durante il periodo primaverile. I fiori hanno infatti una scarsa resistenza alle gelate con una temperatura soglia di -1°C.

Inoltre, l'albicocco è sensibile all'eccesso di umidità nel terreno e nell'aria, con una notevole sensibilità ai funghi, e all'asfissia radicale. 





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CURIOSITA' 

Il seme dell'albicocco viene chiamato anche "nocciolo di albicocca" o "mandorla amara", perché contiene una piccola quantità di cianuro in forma di amigdalina, che può diventare tossica se ingerita in grandi quantità.

Il seme dell'albicocco viene spesso utilizzato per produrre olio di nocciolo di albicocca, che viene usato come ingrediente in cosmetici e prodotti per la cura della pelle, grazie alle sue proprietà idratanti e nutrienti.

Tuttavia, è importante tenere presente che l'olio di nocciolo di albicocca viene prodotto a partire dai semi che sono stati precedentemente scaldati o trattati in modo da rimuovere la maggior parte del cianuro. Quindi, l'olio di nocciolo di albicocca in commercio dovrebbe essere sicuro per l'uso esterno.

Tuttavia, è importante evitare di consumare grandi quantità di semi di albicocca crudi o non trattati, poiché potrebbero contenere quantità significative di cianuro che possono essere tossiche per l'uomo. In caso di ingestione accidentale di semi di albicocca crudi, è importante cercare immediatamente assistenza medica.

PROPRIETA' NUTRIZIONALI

L'albicocco è un frutto delizioso e nutriente, con numerosi benefici per la salute. Ecco una panoramica delle sue proprietà nutrizionali e degli effetti benefici sulla salute:

Proprietà Nutrizionali:

  • L'albicocco è una fonte di vitamina A, C, E e K, che sono importanti per il sistema immunitario, la salute della pelle, la visione e la formazione del sangue.
  • È anche una buona fonte di potassio, un minerale che aiuta a mantenere un equilibrio elettrolitico, regola la pressione sanguigna e supporta la funzione muscolare e nervosa.
  • L'albicocco contiene anche antiossidanti, come i carotenoidi e i polifenoli, che aiutano a prevenire i danni dei radicali liberi e riducono il rischio di malattie croniche come il cancro e le malattie cardiache.
  • Inoltre, l'albicocco è ricco di fibre, che aiutano a mantenere la salute del sistema digestivo, regolano i livelli di zucchero nel sangue e aumentano il senso di sazietà.
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